LA CONTESSA DI HONG KONG
(A countess from Hong Kong, GB 1967)
DI CHARLES CHAPLIN
Con MARLON BRANDO, SOPHIA LOREN, Tippi Hedren, Sydney Chaplin.
COMMEDIA
"La contessa di Hong Kong" è un film rimasto negli annali per un pò di motivi: è l'unico film a colori della carriera da regista di Charlie Chaplin, uno dei due lungometraggi da lui diretti in cui non ha un ruolo importante (l'altro è "A woman from Paris", e qui appare in un breve cameo come capo del catering della nave), nonchè l'ultima pellicola da lui scritta e diretta in assoluto. Fu realizzato perchè Chaplin aveva in mente una storia simile a quella descritta in questo titolo, che vede un diplomatico americano, in viaggio su una nave che torna verso gli USA, ritrovarsi nascosta in cabina una bellissima clandestina, già negli anni Trenta, e aveva sempre rimandato questo progetto: in America fu un fiasco, mentre ebbe successo nei paesi europei ed in Asia. Commedia sentimentale girata quasi per intero in spazi chiusi, essendo più che altro teatro delle baruffe amorose, "La contessa di Hong Kong", che deve il suo titolo a come ironicamente viene presentata la coprotagonista, nella città cinese conosciuta per altri motivi rispetto ad un'inesistente nobile provenienza, si gioca parecchio nell'alchimia tra Marlon Brando e Sophia Loren, superstar dell'epoca ( anche se lui era in una fase declinante, riscattata poi dal doppio rilancio de "Ultimo tango a Parigi" e "Il padrino"). I due, belli e carismatici, stanno al gioco della regia di Chaplin, che dirige gli attori con scioltezza: diverse critiche all'uscita lamentarono la flebilità dell'umorismo, scarseggiante riguardo a numerosi altri lavori chapliniani. In realtà, in un contesto da commedia brillante hollywoodiana DOC, nonostante la produzione sia britannica, la storia scorre fluida, Brando tira fuori una verve umoristica di buon livello, e la Loren si vede ancor più a proprio agio, data l'esperienza nel genere, sotto la direzione di maestri come Risi, Mattoli, Steno e De Sica. Leggero, ma aggraziato.
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