FIRST MAN- Il primo uomo ( First man, USA 2018)
DI DAMIEN CHAZELLE
Con RYAN GOSLING, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler.
DRAMMATICO/BIOGRAFICO
Che Neil Armstrong sia il primo uomo che ha camminato sulla Luna, lo sappiamo. La storia dell'uomo che dentro a una tuta da astronauta, da uno scafandro contemplò il vuoto lunare, non la conoscevamo, e "First man", nuovo film di Damien Chazelle, primo titolo dopo il trionfo mondiale di "La La Land" giunge a narrare chi fu Armstrong. La musica, centro assoluto dei lavori precedenti del giovane regista, assume via via che il film scorre un'importanza fondamentale in questo lungometraggio: Chazelle avvia il racconto con una scena di alta tensione, che vede Armstrong sostenere un durissimo test aereo rischiando di sfracellarsi nel deserto del Mojave, e inquadra da subito il giovane aviatore e aspirante astronauta in una dimensione drammatica ( la malattia gravissima della figlioletta Karen). Lungo tutta una decade, quella della corsa allo spazio, dell'assassinio di un presidente e dell'evolversi di una tecnologia sempre più presente nel quotidiano, assistiamo ad un'epica avventura umana, crudele, perchè il progresso spesso richiede duri sacrifici, ed infatti una sorte infausta tocca a più uomini della Nasa, che perdono la vita in prove sempre più vicine al viaggio, quanto maestosa, in quanto il raggiungimento di una meta così ardua è il coronamento di un sogno e, segretamente, un voto adempiuto. La sceneggiatura di Josh Singer tratteggia i molti spigoli di un uomo dalle passioni trattenute, apparentemente razionale fino alla freddezza, il cui rapporto con la moglie è solido ma fatto di silenzi e di non facili adattamenti della donna riguardo al sogno dell'uomo, il quale mostra una forza d'animo, anche nelle peggiori situazioni, di impressionante tenacia. E la sequenza della Luna, relativamente breve in un film di due ore e venti, che comunque non annoia e mai dà segno di estendere troppo la propria durata, contiene il cuore emozionale della storia, con una scena in cui emerge il lato più umano dell'eroe dello spazio, che può far commuovere sinceramente lo spettatore. Ryan Gosling, alla seconda collaborazione con Chazelle, si conferma attore di mezzi toni, nonostante la forte fisicità, dosando bene l'imperturbabilità del personaggio, e Claire Foy si accolla il personaggio che mostra maggiormente dolori, fatica, rabbia e durezza, sottolineando la bravura del regista nello scegliere gli interpreti, ed infatti anche il cast di contorno, vedi Jason Clarke, Kyle Chandler, Ciaran Hinds, sono tutti assai funzionali al quadro finale.
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