NELLA TANA DEI LUPI ( Den of thieves, USA 2018)
DI CHRISTIAN GUDEGAST
Con GERARD BUTLER, Pablo Schreiber, O' Shea Jackson, jr., 50 Cent.
THRILLER/AZIONE/NOIR
Si parte con un'azione criminale, con rapinatori mascherati che per rubare un furgone (vuoto), fanno una carneficina, lasciando, appena prima dell'alba, stesi a terra un pugno di poliziotti, si finisce con uno scontro senza quartiere in mezzo al traffico, ed in mezzo una sfida tra un piedipiatti ruvido, abile ma bravo a incasinarsi la vita, che conduce una vita non certo modello ed un malvivente pianificatore, carismatico e disciplinato: l'avete visto già in "Heat-La sfida", giusto, ed infatti, "Nella tana dei lupi" si risolve, in pratica, in un remake non dichiarato del classico anni Novanta di Michael Mann, con una spruzzata decisa de "I soliti sospetti". Certo, non ci sono Al Pacino e Robert De Niro a contrapporsi, ma lo scozzese Gerard Butler ed il canadese Pablo Schreiber, a darsi battaglia ( ma anche, segretamente, a riconoscersi rivali diretti, ed in qualche modo, a rispettarsi): però "Den of thieves" è un noir d'azione da vedere. Congegnato con paziente meticolosità nell'allestimento del piano dei rapinatori, e nella collocazione dei colpi di scena, non avrà magari la ricchezza della definizione dei personaggi secondari del titolo cui fa riferimento, ma elabora tensione in maniera riuscita, e arriva, come ogni buon film che riguardi truffe o rapine che sia da ricordare, a sorprendere lo spettatore con un ribaltamento del punto di vista dell'intera situazione, azzeccato e furbo. Per la prima volta da anni, Gerard Butler risulta convincente, in un ruolo da sbirro figlio di puttana, duro e fuori dagli schemi, mostrandosi appesantito fisicamente: interessante lo sfidante Pablo Schreiber, rapinatore freddo e severo ( si noti la compostezza che ha il personaggio quando mangia): considerando che il quarantottenne Christian Gudegast, che esordisce con questo lavoro alla regia, aveva sulla coscienza l'improponibile "Attacco al potere 2", il suo debutto da director autorizza a provare interesse e curiosità per l'opera seconda che verrà.
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