MOLLO TUTTO (I, 1995)
DI JOSE' MARIA SANCHEZ
Con RENATO POZZETTO, Barbara D'Urso, Tamara Donà, Michele Gammino.
COMMEDIA
L'alimentarista Franco non ne può più di non essere considerato dalla moglie che non lo guarda nemmeno, dalla figlia che puntualmente fa tutto il contrario di quel che babbo vorrebbe, dell'amante che lo sfrutta, di venire taglieggiato da malviventi che vogliono il pizzo: e così, mette trecento milioni di lire in una banca marocchina, e fugge nella nazione africana dopo aver imparato un pò della lingua. Ma viene truffato, e così si ritrova senza mezzi di sostentamento, in un altro Paese, e deve imparare a cavarsela in ogni modo. Per la seconda volta le strade cinematografiche dello spagnolo Josè Maria Sanchez e di Renato Pozzetto si incrociano, dopo "Burro" del 1989: se lo spunto, a metà anni Novanta, poteva anche essere interessante, la trasandatezza della messa in scena gioca pesantemente a sfavore dell'operazione. Al di là della cattiva imitazione di uno stile paratelevisivo che certo cinema italiano tendeva a esibire, è il puntuale spreco di ogni soluzione narrativa, con una storia del genere, che fiacca l'interesse dello spettatore: anche il rapporto con il ragazzino marocchino, che accompagna il protagonista nel viaggio indietro, è banale, superficiale, anche se lo sforzo di voler fare un passetto in avanti antirazzista c'è. Pozzetto, ormai non più una garanzia al botteghino, parte bene nelle scene iniziali, ma ci mette poca verve: e se una commedia gira quasi esclusivamente sulle "giocate" di un attore, questo la azzoppa definitivamente. Di poco conto, infatti transitò velocemente nelle sale, all'epoca.
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