THE ICEMAN ( The Iceman, USA 2012)
DI ARIEL VROMEN
Con MICHAEL SHANNON, Wynona Ryder, Chris Evans, Ray Liotta.
DRAMMATICO/NOIR
"The Iceman", l'Uomo di Ghiaccio, è il soprannome con cui venne soprannominato Richard Kuklinski, sicario particolarmente efficace per la mafia, di cui la polizia ha stimato essere responsabile di 100 omicidi, ma pare, addirittura, che sia stato reo di circa 250 delitti: sulle sue spietate gesta, avvenute negli anni Settanta, questo film si concentra, oltre al ricreare ambientazioni da crime-movie classiche, sul mostrare la cornice "ordinaria" nella quale il killer cela la propria vera attività. Spacciatosi per volpe della finanza presso famiglia e amici, con molti soldi che gli girano per le mani e fanno avere un ottimo tenore di vita alla moglie e ai figli ( e il film sottolinea più volte come la donna paia non vedere gli aspetti più inquietanti dei comportamenti del consorte, in nome dello status quo), il protagonista passa dal dialogo all'aggressione omicida in una manciata di secondi: la regia di Ariel Vromen è lineare, ordinata, senza colpi d'ala, e il cast è interessante, anche se la presenza di Ray Liotta è un motivo in più per accostare questo lungometraggio allo scorsesiano "Quei bravi ragazzi", magari in maniera più superficiale. Figura bene Michael Shannon, al solito, nei panni dello psicotico assassino, così come ripescare Wynona Ryder è una buona mossa, affidandole un personaggio dall'ipocrisia latente quale quello della moglie.
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