THE DRESSMAKER- Il diavolo è tornato
( The Dressmaker, AUS 2015)
DI JOCELYN MOORHOUSE
Con KATE WINSLET, Judy Davis, Liam Hemsworth, Hugo Weaving.
GROTTESCO/DRAMMATICO
Dopo tanti anni, Tilly torna al paese natio in Australia, un villaggio affetto da un bigottismo e da un classismo inestinguibili: la giovane donna ha un passato problematico, figlia di ragazza madre, è rimasta coinvolta nella morte del prepotente figlio del sindaco locale, addirittura accusata di averla provocata, e il ritorno, da stilista ricca di idee, prevede diversi cambiamenti locali, e anche l'occasione, per la protagonista, di fare i conti con il passato e capire come siano andate le cose. Diciamolo subito: il film di Jocelyn Moorhouse sugli uomini non dà immagine granchè edificante, anzi, se si escludono due personaggi, dei quali uno in privato si sente più a suo agio con velette, paillettes e gale non molto virili, e l'altro, ad un certo punto della storia compie un'azione tanto assurda quanto pericolosa e stupida, per certi versi "The dressmaker" viaggia ai confini del sessismo, al femminile. Però è vero anche che il lungometraggio, tratto da un romanzo di Rosalie Ham, è un revenge-movie speziato di una sensibilità femminea acuta quanto saporita e intelligente, con tocchi d'umorismo paradossale ed una capacita di passare dall'irridente al commovente in cui, appunto, si sente moltissimo la mano di una direzione femminile. Corroborato da un gioco attoriale straordinario ( tanto per dire, Judy Davis è strepitosa), il film procede per quasi due ore incastrando vari colpi di scena, e chiudendo in crescendo: una sorta di piaga punitiva per un luogo in cui i "timorati di Dio" approfittano di questa dimensione per risultare, in realtà, ignobili, vili e sottilmente maligni, raccontata con senso del dramma e uno humour australiano che spesso gioca sul lasciare di stucco, da quanto picchia duro. Fotografato con morbida eleganza da Donald McAlpine, aspira, a ragione, a diventare oggetto di culto.
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