IL CARABINIERE A CAVALLO ( I, 1961)
DI CARLO LIZZANI
Con NINO MANFREDI, Peppino De Filippo, Annette Stroyberg, Maurizio Arena.
COMMEDIA
Il carabiniere a cavallo Bartolomucci ha deciso di sposare l'amata fidanzata Letizia, e per motivi di regolamento, vuol farlo in segreto, senza che si sappia: la ragazza va a Roma con padre e madre, e il protagonista convoca come testimone ( anzi, "testimonio", come dicono nei dialoghi) l'amico e collega, il brigadiere Tarquinio. Nello stesso giorno, però, gli rubano il cavallo, Rutilio, e dopo essersi sposato in fretta e furia, e alla chetichella, dovrà darsi da fare non poco per cercare di recuperare l'equino, accompagnato dalla neo-moglie e dall'amico Tarquinio. Scritto da due cui il cinema italiano deve non poco, come Ruggero Maccari e Ettore Scola, e diretto da un autore solitamente versato verso l'impegno, come Carlo Lizzani, "Il carabiniere a cavallo" è uno dei primi ruoli da attore principale per Nino Manfredi, cui fa da spalla sapiente Peppino De Filippo, che a tratti scippa l'attenzione al collega più giovane. Il film è gradevole, mai caustico e tutto sommato risulta simpatico: quel che colpisce, semmai, è, visti i nomi in gioco, la leggerezza di una commedia di purissimo intrattenimento, senza risvolti sociali o politici. Ma soprattutto, se appunto sia Maccari che Scola e Lizzani sanno tratteggiare un carattere con pochi minuti, e a volte, pochi secondi, vedi il padre della sposa scorbutico al limite della cafonaggine, che d'improvviso svela un'affettuosità rustica, è il tono della narrazione, forse, rispetto all'anno in cui la pellicola è uscita, molto più in linea con commedie di una decade prima. Appaiono anche Luciano Salce nei panni di un prete sbrigativo, Aldo Giuffrè come giovane ufficiale, e Maurizio Arena come carabiniere propenso alle uscite con ragazze libere.
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