AVENGERS: ENDGAME ( Avengers: Endgame, USA 2019)
DI ANTHONY e JOE RUSSO
Con ROBERT DOWNEY Jr., CHRIS EVANS, CHRIS HEMSWORTH, SCARLETT JOHANSSON.
FANTASTICO/AVVENTURA
Due miliardi e duecento milioni di dollari riversati nelle casse della Marvel/Disney in neanche due settimane, fanno sì che il quarto film della serie degli "Avengers" ( in realtà è la seconda metà dell'ultimo capitolo di una trilogia, come risaputo) attenti al primato assoluto di "Avatar" come numero 1 dei box-office di ogni tempo. L'attesa di un anno ha evidentemente fomentato i fans delle avventure degli "eroi più potenti della Terra", e lo scontro decisivo con il cattivo alieno Thanos, titano che, come ogni dittatore, vede del Bene nelle sue deliranti mire, giunge al suo culmine, dopo la conclusione spiazzante di "Infinity War". Quarto titolo marvelliano firmato dai fratelli Russo, "Endgame" nel titolo allude alla parola che sancisce in inglese la fine di una partita a scacchi. Nei primi minuti ritroviamo Clint Barton, l' "Occhio di Falco" che perde la propria famiglia nello schiocco di dita mortale di Thanos, che con il potere delle Gemme dell'Infinito ha appunto spazzato via metà di ogni forma di vita sul nostro pianeta: gli eroi sopravvissuti, ancora sotto shock, cercano prima di darsi una spiegazione, poi di cercare vendetta, infine di provare a cambiare il corso di ciò che è avvenuto. Tre ore di proiezione che però pesano poco, visto che questo episodio contempla anche scene già viste in altri film del Marvel Cinematic Universe, da cambiare per alterare il presente: c'è da dire che i Russo sanno innescare il crescendo narrativo, giungendo ad un'epica battaglia finale che non fa rimpiangere gli ampi scenari di guerra della saga de "Il Signore degli anelli", e che viene dato spazio ad ogni personaggio per spiegarne il ruolo nell'epico scontro contro la minaccia venuta dal cosmo. Qualche buco di sceneggiatura, personaggi che curiosamente abbandonano remore etiche diventando più violenti, senza spiegazione convincente, e qui siamo ai difetti, comunque accettabili per la qualità dello spettacolone, che imprimerà una svolta decisiva nella cronologia della Marvel sezione cinema, e l'ironia che si affaccia ogni tanto non è mai fuori luogo. Analogamente all'ultimo "Star Wars", nel momento cruciale, quando pare che le forze negative abbiano il sopravvento, rimane a fronteggiarle il più coraggioso degli eroi, per vedere ribaltarsi la situazione anche in nome di uno spirito di Giustizia indomito: si può anche sospirare e scuotere un pò la testa, sogghignando di certa ingenuità molto americana, ma è una forma di invito a non perdersi d'animo che, specialmente se rivolto a platee giovani, può avere ascendente e sfidare la troppa rassegnazione e lo strisciante menefreghismo che circolano.
Nessun commento:
Posta un commento