HIGHWAYMEN- L'ultima imboscata
( Higway Men, USA 2019)
DI JOHN LEE HANCOCK
Con KEVIN COSTNER, WOODY HARRELSON, Kathy Bates, Kim Dickens.
DRAMMATICO/AZIONE
Tra i più celebri fuorilegge di tutti i tempi, Bonnie Parker e Clyde Barrow sono stati protagonisti di canzoni, film, strisce a fumetti, in cui è stata narrata la loro avventura criminale, divenuti nel credo popolare/romantico la versione americana e adeguata agli anni Trenta del Ventesimo secolo di Robin Hood, essendo dediti a rapinare le banche che avevano parte della responsabilità della Grande Depressione. La versione più celebre è quella in cui Faye Dunaway e Warren Beatty impersonavano i due banditi, in "Gangster's story", di Arthur Penn, e per Netflix ora è uscito questo "Highwaymen", che narra la storia ma da altra angolazione. Infatti, lo script descrive la caccia ai due dopo che la scia di sangue lasciata dalle gesta a suon di pistole e mitra si era espansa troppo: ne sono conduttori i due sbirri "sorpassati" Frank Hamer e Maney Gault, con l'FBI di J. Edgar Hoover che soffia loro sul collo per concludere al più presto la pratica. Gli uomini di legge non sono meno violenti di coloro che cercano di mettere a freno, come emerge nei racconti sul passato dei due personaggi principali; Bonnie e Clyde vengono mostrati solo per poco, prima della resa dei conti finale, che sarà cruenta e veloce. La mossa intelligente alla base di questo lungometraggio, che è andato direttamente su piattaforma digitale, è appunto il fatto di cronaca divenuto storico narrato da un controcanto, che permette anche uno sguardo su un'America impoverita e dalla miseria incattivita, in mezzo a due guerre svolte in esterno. Illuminato da una fotografia lucida quanto elegante, di John Schwartzman, responsabile negli anni di titoli come "The Rock", "Jurassic World" e "The amazing Spider-Man", il film si dipana per oltre due ore con cadenza mai accelerata, dando tempo di esplorare ambiente e caratteri, ben retta dal professionale John Lee Hancock, qualche alto e basso in carriera, ma capace di confezionare bene un titolo. Nelle interpretazioni dei due poliziotti duri e perspicaci, un Kevin Costner segnato pesantemente dalle rughe e appesantito nel fisico tira fuori una buona interpretazione, che tiene testa al più duttile Woody Harrelson, nelle vesti di uno sbirro dedito all'alcool ma ancora recuperabile.
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