BEN-HUR ( Ben-Hur, USA 2016)
DI TIMUR BEKMAMBETOV
Con JACK HUSTON, Toby Kebbell, Morgan Freeman, Nazanin Boniadi.
AVVENTURA/STORICO
Come si è detto, è una fase di dispendiosi remakes, ma i conti tornano? Se nel caso de "I magnifici 7", comunque il film diretto da Antoine Fuqua sta facendo discreti incassi, con il rifacimento della pellicola che, fino all'avvento di "Titanic" ha mantenuto il record di Oscar vinti (12) per trentotto anni, non si direbbe che il pubblico abbia corso a vedere questo kolossal. Girato in buona parte a Matera, affidato al regista kazako Timur Bekmambetov (che viene non esattamente da due capi d'opera, quali "Wanted" con Angelina Jolie, e "La leggenda del cacciatore di vampiri", con Abraham Lincoln in versione distruttore di non morti...), "Ben-Hur" versione 2016 ripercorre il racconto di Lew Wallace sulle vicissitudini di Giuda Ben-Hur, nobile ebreo caduto in disgrazia e perseguitato dall'ex-amico fraterno Messala, divenuto una personalità autorevole tra i Romani di stanza a Gerusalemme. Considerato da molti un polpettone fin troppo fortunato, l'originale di William Wyler è un film titanico, ma di grande forza visiva (oltre alla famosissima corsa con le bighe, tutto il lungometraggio è sontuoso ed epico) e con una caratterizzazione dei personaggi molto elaborata, compreso il fatto del protagonista al centro delle non ammesse passioni sia del nemico Messala, che del comandante della galera interpretato da Jack Hawkins: questo è un riadattamento a cui difetta, soprattutto, e non è certo poco, il respiro magniloquente dell'altro filmone. Per cui, c'è, sì, attenzione al conflitto tra gli invasori di Roma e gli occupati ebrei, ma le scene di dialogo sono tirate per le lunghe, spesso più del necessario, e se le sequenze ambientate nella fatica e nel buio della nave-prigione sono asfittiche, anche la scena-clou della sfida sulle bighe, compreso il perdono finale tra i due acerrimi amici/nemici, non rende giustizia al film del '59. E se Bekmambetov non ha davvero la dimensione avventuroso-colossale di Wyler, Jack Huston difficilmente diventerà al pari di Charlton Heston.
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