domenica 28 settembre 2014


IL DELITTO PERFETTO (Dial "M" for Murder,USA 1954)
DI ALFRED HITCHCOCK
Con GRACE KELLY,RAY MILLAND,Robert Cummings,John Williams.
GIALLO
Tennista affermato,dopo la fine dell'agonismo,Tony Wendice è sposato con la bellissima Margot,donna di classe che però ha avuto una relazione con Mark Halliday,scrittore americano di romanzi gialli:non più innamorato della giovane,e consapevole del tradimento,Wendice architetta con melliflua efficacia l'assassinio di lei,ricattando un vecchio compagno di studi,ma i progetti non sempre vengono realizzati come concepiti.E le cose si complicano,naturalmente.Da un lavoro teatrale di Frederick Knott,che ha sceneggiato anche il lungometraggio,un classico della filmografia hitchcockiana che è stato rifatto nel 1998,con Michael Douglas e Gwyneth Paltrow,regolarmente stroncato dalla critica:ambientato quasi del tutto in interni,salvo qualche breve scena di raccordo,"Il delitto perfetto",rivisto oggi,rammenta in più di un passaggio "L'altro uomo-Delitto per delitto",per l'innesco del lato criminoso della storia (si incarica un perfetto estraneo dell'omicidio di un congiunto,onde confondere chi deve investigare sul movente,e avere più probabilità di farla franca),e naturalmente "Nodo alla gola" per la sua natura claustrofobica.Però,nel film con James Stewart,c'era un lavoro di regia più intenso e rischioso,condotto con successo:qua Hitch sa dirigere gli interpreti,che forniscono prove convincenti (Milland è di diabolica compostezza),e portare i dialoghi con ritmo frenetico e incalzante,ma la sua mano registica è meno felice che altrove.Responsabilità,forse,anche della sceneggiatura di Knott,troppo legata alle proprie radici teatrali.Certo,il film si gusta con piacere,ma la sensazione che si sia alle prese con un lavoro più superficiale e propenso a rivelarsi una macchina da suspence senza letture più a fondo,affiora più di una volta.

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