domenica 29 giugno 2014


LA SIGNORA SCOMPARE (The lady vanishes,USA 1938)
DI ALFRED HITCHCOCK
Con MARGARETH LOCKWOOD,MICHAEL REDGRAVE,Paul Lukas,May Whitty.
GIALLO
Il penultimo lavoro britannico di sir Alfred Hitchcock fu "La signora scompare",quasi per intero ambientato su un treno,rifatto ufficialmente nel 1979,con Angela Lansbury,e non in maniera tale,ad esempio,in "Flight Plan",con Jodie Foster:bloccati su un mezzo di trasporto in viaggio,i protagonisti si scervellano per capire che fine possa aver fatto un'altra dei passeggeri,oltre tutto mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri,per ficcare troppo il naso in un complotto che doveva filar via liscio,e invece proprio loro stanno per far saltare.Giocato tra dialoghi da commedia arguta e via via un'intricarsi della trama e dell'infittirsi del mistero,il film conferma il senso dell'umorismo del maestro di cinema inglese,la fede incondizionata nella filosofia del "McGuffin",qui in carne e ossa,con un messaggio cifrato che non verrà esplicato,e un senso del racconto e del ritmo narrativo che,appunto,l'hanno reso tra i vati dell'arte cinematografica di sempre.C'è da dire che,anche se sia Margareth Lockwood che Michael Redgrave,caratteri in conflitto all'inizio,associati nella ricerca poi,e attratti l'una dall'altro per finire,sanno servire la regia con brio,l'edizione ridoppiata è relativamente da gustare,perchè raffredda non di poco sia gli scambi di battute,che la storia stessa:che il finale, "a bandone",cioè spiccio e un pò forzato,come usava all'epoca,lascia un pò perplessi,anche perchè ,con la rivelazione finale,non si capisce benissimo tutto il trambusto che ha preceduto tale scena,o perchè,almeno,tanta briga da parte dei personaggi per non conoscere che parte delle risposte cercate;e,soprattutto,circola una certa atmosfera da film datato,se si guarda la sparatoria tra treno e assaltatori nel bosco,sostenuta a una cadenza a singhiozzo,e contraddistinta da una sostanziale flemma dei coinvolti,che rischia più di una volta di strappare qualche risata involontaria.Discreto,ma non uno dei migliori lavori hithcockiani.

Nessun commento:

Posta un commento