EDGE OF TOMORROW-Senza domani
(Edge of tomorrow,USA 2014)
DI DOUG LIMAN
Con TOM CRUISE,EMILY BLUNT,Brendan Gleeson,Bill Paxton.
FANTASCIENZA
La formula dell'azzeramento della trama principale viene,perlomeno, da "Ricomincio da capo",di Harold Ramis,ma se si vuole essere più precisi,è "Terminator" che ha adottato lo schema dei piani temporali paralleli che si incrociano per ricreare realtà alternative:da un racconto pubblicato dieci anni fa,del nipponico Sakurazaka,un soldato che,in un'Europa invasa da organismi cibernetici alieni,muore e resuscita con nozioni nuove ogni volta,per combattere meglio ed eventualmente vincere il nemico,tra l'Inghilterra e la Francia.Kolossal da 180 milioni di dollari,e secondo film di fantascienza consecutivo per Tom Cruise,che affronta senza paura la stagione dei suoi cinquant'anni,"Edge of tomorrow",che durante la lavorazione si intitolava "All you need is kill",come appunto il racconto originale,si destreggia abilmente nel non semplice obiettivo di ripetere lo stesso punto di partenza e allungare di un pezzo lo sviluppo della trama tutte le volte.Chi oggi veleggia sulla quarantina ricorderà il videogame "Dragon's lair",praticamente un disegno animato su laserdisc,di cui era fondamentale ricordare la sequenza di mosse per andare avanti nello schema:ecco,il meccanismo adoperato dalla coppia protagonista Cruise-Blunt,è più o meno quello.Diretto da Doug Liman,primo director della saga di Jason Bourne,il lungometraggio non dimentica,tra l'approvvigionamento,qualche sterzata umoristica,che gli fa bene,e una buona spettacolarizzazione del racconto:certo,a livello narrativo si può lamentare qualche pecca (per esempio,quando i due eroi escono circondati da soldati alleati che sparano loro,e inspiegabilmente un secondo dopo sono dentro un'automobile lanciata a tutta velocità nella medesima fuga),o ancora una roulotte abbandonata,da cui esce misteriosamente una creatura lasciata in attesa chissà quanto.Virando verso una conclusione che probabilmente non è la migliore ipotizzabile,comunque tenendo sul chi vive lo spettatore nell'enfasi della battaglia quasi perenne sullo schermo,il film testimonia che la fantascienza,finalmente,nelle ultime due stagioni sta rialzando la testa.E' un rischio,perchè sono pellicole costosissime,che devono riportare nelle casse dei produttori praticamente tre volte le somme utilizzate,e quindi si parla di incassi astronomici.Però,dopo anni di opacità,meno male...
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