TRE PIANI ( I/F, 2021) DI NANNI MORETTI
Con MARGHERITA BUY, RICCARDO SCAMARCIO, ALBA ROHRWACHER, Nanni Moretti.
DRAMMATICO
In una palazzina borghese di Roma, si incrociano le vite di più coinquilini: la coppia Elena Lietti- Riccardo Scamarcio lascia spesso la figlia di sette anni dalla coppia di anziani dello stesso pianerottolo, ma un episodio fa dubitare, soprattutto all'uomo, che la bimba possa non aver detto cosa sia successo davvero; il figlio della coppia di magistrati Margherita Buy - Nanni Moretti rientra ubriaco con l'automobile da una serata, investendo e uccidendo una donna a pochi metri da casa, e finendo per sfondare una parete della stessa palazzina dove abita; Alba Rohrwacher è incinta, e il marito Adriano Giannini lavora all'estero e viene quando può a trovarla. Gli eventi cambiano le vite dei personaggi in scena, li connettono e li allontanano, ognuno con i propri piccoli e grandi drammi, e alle prese con una realtà che può fare crescere o mostrare il lato peggiore delle persone. Per la prima volta non autore della sceneggiatura da cui un suo film è tratto, Nanni Moretti adatta un romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, ambientandolo nella sua Roma, e assegnandosi un ruolo, come attore, un passo indietro rispetto ai veri protagonisti Margherita Buy, Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher: accolto con alcune note tiepide da diversi recensori, nonostante un tributo di applausi entusiastici a Cannes 2021, ove è stato presentato, ha conosciuto anche da parte di diversi spettatori morettiani di lungo corso delle perplessità, visto che non vi riconoscevano il cinema dell'autore di "Bianca" e "Habemus Papam". In effetti, è un'opera anomala nella filmografia del regista, che però appare anche molto determinato a realizzare un discorso sulla mancanza di coscienza: ne sono sprovvisti, infatti, il padre narcisista di Scamarcio, che in teoria fa il leone e scivola più di una volta sul proprio egoismo, il marito "altrove" di Adriano Giannini che provvede economicamente al mantenimento della famiglia messa su, fa videochiamate ma risulta troppo assente per la donna fragile che ha sposato, e anche il padre senza perdono impersonato dallo stesso Moretti, per quante ragioni possa avere ad avercela con un figlio superficiale al punto da non mostrare il minimo pentimento o segno di disperazione per aver travolto una passante, ma pensa solo a come evitare la punizione del carcere. Ne emerge un'analisi dura e paqaoco clemente sul ruolo, oggi, degli uomini in una società che si scopre arretrata nella mentalità più di quanto non si penserebbe. Forse certi sarcasmi tipici dei suoi titoli precedenti ci mancano, ma è un film adulto e con un senso morale alto, che invita a riflessioni serie sulla facciata delle vite che si incrociano o sono anche al piano di sopra, ci sfiorano e talvolta si specchiano nelle nostre.