giovedì 30 marzo 2023


 
EMPIRE OF LIGHT ( Empire of light, GB 2022) 

Di SAM MENDES 

Con OLIVIA COLMAN, Micheal Ward, Colin Firth, Toby Jones. 

DRAMMATICO 

Inghilterra, fine 1980: in cartellone il glorioso cinema Empire offre "The Blues Brothers" e "Oltre il giardino", e Hillary ne è la direttrice. Matura, uscita da un esaurimento nervoso piuttosto segnante, la donna sta provando a rifarsi una vita, sebbene il proprietario del cinema la sfrutti per i suoi sfizi sessuali, giocando facile sulle insicurezze di lei: quando viene assunto un giovane nero nello staff, tra lui e Hillary si instaura un feeling naturale, nonostante la differenza di età piuttosto consistente. Sam Mendes, dopo la doppia esperienza con la serie di 007, torna ad un cinema più classico, girando un racconto di educazione sentimentale, scegliendo di narrare l'incontro tra due persone "diverse", forse fuori posto, che subiscono la crudeltà dei tempi ( la viscida libido del principale lei, i fermenti razzisti degli skin heads lui), e che trovano l'una nell'altro, comprensione e una residua possibilità di felicità, sia pur a tempo. Nel cast, benché sia una buona interpretazione quella di Olivia Colman, viene da domandarsi se i direttori di casting non abbiano preso una fissa nello sceglierla per donne di mezza età problematiche e afflitte: più sorprendente un Colin Firth in versione negativa, di uomo ipocrita e laido, mentre Toby Jones regala una chicca di prova nel ruolo del proiezionista pacato e un po' filosofo, che trasmette un po' della sua passione cinefila al giovane Micheal Ward. Non uno dei titoli maggiori di un regista comunque capace di film che lasciano il segno come "American Beauty" e almeno il primo dei due Bond girati, però uno sguardo su un passato abbastanza prossimo, che oggi sembra comunque lontano eccome, che può suscitare interesse. 

giovedì 23 marzo 2023


 
THE GENTLEMEN ( The Gentlemen, GB/USA 2020) 

DI GUY RITCHIE 
Con MATTHEW MC CONAUGHEY, Charlie Hunnam, Hugh Grant, Colin Farrell. 
AZIONE 
Americano alla corte criminale d'Inghilterra, Mickey Pearson si è fatto un nome e un certo giro nello spaccio di marijuana, e ne gode economicamente i frutti, ma, si sa, il mercato è una terra di nessuno, e ancor più nelle cose illegali la lotta è acerrima: si scatena così una guerra senza quartiere tra rivali, che punta a togliere a Pearson il primato e pure, possibilmente, la vita. "The Gentlemen" ha un avvio di tutto rispetto, anche se, scopriremo in seguito, come molti altri snodi della trama gioca sull'ingannare lo spettatore, facendogli credere che il racconto abbia preso un verso anziché un altro: e tutto sommato, il film, forte anche di un cast composto da nomi di pregio, si fa vedere volentieri, intrattenendo per un paio d'ore il pubblico. Però è anche la conferma che Guy Ritchie, attivo oramai da oltre vent'anni, per quanto sappia girare le scene action e vi inietti dosi di ironia ( non sempre di prim'ordine), lascia sempre la sensazione che il suo cinema sia un'imitazione all'europea, anzi, all'inglese, di quello di Quentin Tarantino: e la cosa più curiosa è che probabilmente i suoi lavori che lo sono sembrati meno siano i due su Sherlock Holmes, quelli più dichiaratamente per il grosso pubblico. Qui ci troviamo dinanzi a un film godibile, sì, ma testosteronico, e bellamente superficiale, con personaggi "fichi" ma bidimensionali eccome. E se McConaughey infonde un solido carisma nel suo boss, Hunnam come spalla non ne regge il peso.

martedì 21 marzo 2023


 
L'ULTIMA NOTTE DI AMORE (I, 2023) 

DI ANDREA DI STEFANO 

Con. PIER FRANCESCO FAVINO, Linda Caridi, Antonio Gerardi, Francesco Di Leva. 

NOIR 

Nonostante il titolo possa sviare, ma in effetti la mancanza di un apostrofo un motivo lo dovrà avere, "L'ultima notte di Amore" non è un film sentimentale, bensì un noir all'italiana che, però, in più momenti, ha un respiro internazionale: Franco Amore è un poliziotto che ha fatto una carriera onesta, senza mai sparare uccidendo criminali, ed è a un passo dal congedarsi dal corpo di Polizia per  godersi la pensione, ancora piuttosto giovane. Lo vediamo recarsi alla festicciola a sorpresa che la giovane moglie gli ha organizzato, con amici e colleghi, ma quella nottata sarà lunga, perché poi conosceremo l'antefatto e il prosieguo, e non sarà una passeggiata. Amore si è fatto coinvolgere in un servizio extra di vigilanza per preziosi, pagato da un cinese cui ha salvato la vita, che ovviamente non hanno provenienza chiara, e fanno gola a troppa gente. Andrea Di Stefano, al terzo film diretto in nove anni, realizza un titolo che fino dai titoli di testa, nei quali c'è una panoramica su una Milano notturna alla quale l'efficace colonnq sonora di Santi Pulvirenti aggiunge pathos ad hoc, incalza e tiene lo spettatore vigile sulle sorti di un uomo ingenuo, ma dotato comunque dell'istinto dell'investigatore, al quale dovrà attaccarsi con tutte le sue forze per uscire vivo da quella notte che si potrebbe ingoiare l'esistenza sua e di chi ama. Magari lo snodo conclusivo perde un po' a livello di credibilità, però a livello di grinta, di tensione e di gusto per il racconto siamo di fronte ad una pellicola che può diventare un neoclassico del genere. Di Stefano, che è nato attore, infatti azzecca il cast, dando le tonalità giuste ad ogni personaggio in scena, anche quelli che compaiono meno: dall'impeccabile Favino, che passa dal panico alla razionalità di porsi le domande giuste, fino al passare all'azione, alla notevole Linda Caridi nel ruolo della moglie del protagonista, di una spontaneità considerevole, ai ruoli da caratteristi dati agli ottimi Antonio Gerardi ( bravissimo sia sul versante brillante che su quello drammatico) e Francesco Di Leva, volto sempre più frequente del cinema di qualità nostrano. 




sabato 18 marzo 2023


 
TICKET TO PARADISE ( Ticket ti Paradise, USA 2022) 

DI OL PARKER 
Con JULIA ROBERTS, GEORGE CLOONEY, Kaitlyn Dever, Maxime Bouttier. 
COMMEDIA 
Si sa, il box-office è bizzoso: le star che conquistano i maggiori incassi in una stagione, o in un periodo, qualche anno possono non ripetere gli stessi exploits. Ci sono stati anni in cui i nomi di Julia ( Roberts) e George ( Clooney) erano in pratica garanzia di cifre alte nelle casse delle majors, ma si parla, appunto, di quel che succedeva almeno una quindicina di anni addietro. Non che non abbiano peso, sono sempre degli attori che la gente vede con piacere, e si sono guadagnati anche interesse e simpatia per come si sono sempre comportati, in un ambiente anche folle come lo stardom. Dopo aver lavorato insieme in più progetti, l'antica protagonista de "Il matrimonio del mio migliore amico" e colui che dette il volto a Danny Ocean nel trittico intitolato al truffatore Cook, tornano a co-interpretare una commedia: nella quale si racconta di una coppia allegramente separata da anni, che, atterrita dalla prospettiva di un matrimonio-lampo della figlia a Bali, innamoratasi di un giovane del posto, decide di formare un'insolita alleanza per scongiurare l'evento. Chiaramente si susseguono equivoci, gaffes e tensioni varie: il film diretto da Ol Parker non dice granché di nuovo, ma, alla fine, risulta meno peggiore di quanto si potesse paventare, per quanto non sfrutti le potenzialità di possibile pochade, come gli capita per esempio, invece, nella scena in cui i due personaggi principali, per errore, risultino essere l'uno nella stanza dell'altro . Sarà per l'alchimia oggettiva tra i due protagonisti, che ci mettono mestiere e perlomeno fanno vedere che non sono in scena solo per onor di firma, però qualche sorriso sfugge senza vergognarsene, e la visione fila via senza strabiliare, però,  perlomeno senza scatenare sbadigli o altri segnali di noia. Intendiamoci, succede tutto quel che si può prevedere già dai titoli di testa, ma la commediola si lascia guardare.

venerdì 17 marzo 2023


 
THE WHALE ( The Whale, USA 2022)

Di Darren Aronofsky 

Con BRENDAN FRASER, Sadie Sink, Hong Chau, Ty Simpkins.

DRAMMATICO 

Charlie è un insegnante di scrittura che svolge corsi on line per studenti che appunto aspirano a fare delle parole il proprio mestiere: nella prima scena di "The Whale" vediamo lo schema tipico delle lezioni date a distanza, con i vari riquadri nei quali ci sono i volti dei partecipanti, eccetto quello di chi si rivolge a tutti, oscurato. Perché il protagonista di "The Whale" è un uomo che vive chiuso nel suo appartamento, negando la visione di sé a quasi tutti, eccetto l'amica di origini asiatiche che gli fa da infermiera e lo assiste, perché Charlie è obeso, quasi impossibilitato a muoversi, sperso in una prigione volontaria fatta di mal nutrizione, malinconia e rimpianti e rimorsi. Seguiamo alcuni giorni della sua vita, compromessa da una salute portata al collasso per eccessi alimentari, finché non irrompe, come è tipica fare, la vita da fuori, sotto forma di un giovane che fa porta a porta per recare con sé il Verbo di una congregazione religiosa, e la figlia di Charlie, che non vede da otto anni, ed è un'adolescente invasa dal rancore e dalla furia. Presentato a Venezia nell'ultima edizione, ove Brendan Fraser, un tempo aitante protagonista di blockbusters come "La mummia", ma anche di titoli più raffinati come "Demoni e dei", ha riscosso una standing ovation considerevole, "The Whale" è arrivato in zona Oscar con la prevedibile nomination, e conseguente vittoria della statuetta per il miglior attore al suo interprete principale. Il film, che è il ritorno alla regia a cinque anni da "Madre!" per Darren Aronofsky, sottolinea la necessità di arrivare a un ripristino spirituale, che nasca dall'interno, e non venga suggestionato o alimentato dalle letture canoniche, oppure dai culti e dai loro ambasciatori: è l'aspetto più interessante di un lungometraggio che paga l'essere forse anche troppo programmatico sul versante emotivo. Fraser, debitamente truccato per apparire come un uomo di trecento chilogrammi, dà una prova convincente, toccante, ed il triturato rapporto con una figlia che esibisce solo odio e sentimenti di avversione verso il Creato tutto, è reso in maniera che sembri impossibile riuscire ad apportarvi un minimo tentativo di recupero. Del resto, spesso i protagonisti dei titoli di Aronofsky sembrano scivolare verso l'abiezione, fino ad andare consapevolmente verso la fine per ritrovarsi e dare un senso a quel che hanno vissuto: tratto da un'opera teatrale in maniera piuttosto evidente, ambientato quasi interamente nell'appartamento del protagonista, salvo un ricordo che si intreccia ad un'essenza di sogno, il film suggerisce di tentare fino all'ultimo spasimo di cercare e ritrovare un Amore che salvi, anche dinanzi ad una porta spalancata, anche contro parole di astio e ogni granello di incomprensione possibile. E se ne esce, magari non coinvolti sul piano delle lacrime, come era probabile intenzione della regia, ma comunque almeno sfiorati da un quadro di redenzione, che non sia per forza edificante.

mercoledì 15 marzo 2023


 
SCREAM ( Scream, USA 2022)
DI Mark Bettinelli- Olpin e  Tyler Gillette
Con JENNA ORTEGA, Jack Quasi, Neve Campbell, Courtney Cox. 
THRILLER
 
A venticinque anni dall'esordio sugli schermi della sequela di crudeli omicidi perlopiù perpetrati con coltellaccio ( ma nella serie sono stati usati tanti altri espedienti come strumenti massacratori) creata da Wes Craven, arriva un quinto episodio che si reintitola come il film originale: oltre a tre episodi successivi, il brand ha generato pure una serie televisiva, e il merchandising ha fruttato diversa moneta tra maschere di "Ghostface", magliette e altro relativo a come si camuffa chi si mette a togliere dal mondo il prossimo in questo serial cinematografico al sangue. Va detto che il non prendersi troppo sul serio ha fatto sempre da contrappeso per certe derive viste lungo la serializzazione su celluloide, che serpeggia una demenza ironica tra vittime e carnefici atta a buttare quasi in parodia le scene più truculente ( peraltro molto meno impressionanti e compiaciute di tanto cinema horror e thriller contemporaneo, vedi, per dire, la serie "Saw", la quale però pone ogni tanto qualche interrogativo morale in più). Qui si cita spesso, a partire dalla sequenza d'avvio, il titolo capostipite, e si susseguono via via tutti gli schemi narrativi ( curioso il fatto che lo stesso iniziale "Scream" viaggiasse parecchio sulla citazione di altri titoli del genere slasher movie...) cari ai fans della serie: il problema è che i due registi del capitolo cinque, Mark Bettinelli-Olpin e Tyler Gillette, sembrano aver imparato "a pappagallo" cosa sia stato a livello di culto e impatto questa ormai  esalogia ( è in questi giorni in sala il capitolo sesto), ma non succede nulla che uno spettatore scafato non possa immaginare almeno venti minuti prima. Compresa l'identità di chi uccide, al di là dell'adeguamento all'oggi di collegamenti con telefonini, dirette web e followers, eccetera. Cosicché la dedica finale "A Wes" suona come un omaggio ostentato al creatore della serie e di altri film da brivido, come "Nightmare" e "Le colline hanno gli occhi" ma senza metterci l'anima o qualcosa di nuovo.


sabato 4 marzo 2023


 
THE GRAY MAN ( The Gray man, USA 2022) 
Di Joe e  Anthony Russo 
Con RYAN GOSLING, Ana De Armas, Chris Evans, Billy Bob Thornton. 
AZIONE 

Tirato fuori dal carcere nonostante una condanna partita fin dalla giovane età, Court Gentry è stato addestrato per risultare un combattente dalla sagacia inesauribile, abilissimo nel gestire armi di qualsiasi tipo e implacabile nella lotta corpo a corpo: viene rapita la nipote del suo amico e mentore, da membri dell'organizzazione di cui faceva parte, gente che è avvezza alla tortura e all'omicidio e ha mezzi notevoli. Va da sé che saranno guai seri per loro, nonostante i numeri diano contro al protagonista: ci si sposta a rotta di collo tra vari luoghi, con danni notevoli, spesso, per i posti in cui l'azione ( sfrenata) si svolge, fino all'inevitabile confronto finale con i vertici. È tratto da un romanzo di Mark Greamey il film che i fratelli Russo hanno girato direttamente per la piattaforma Netflix,  facendone l'operazione più costosa intrapresa dal colosso dello streaming, dopo aver polverizzato tanti record di incasso con i titoli Marvel girati. Dal mondo dei supereroi hanno ripescato, questa volta in veste di cattivissimo antagonista, Chris Evans, che ricopre il ruolo della nemesi di Gentry, particolarmente sadica e meschina: Ryan Gosling si presta atleticamente alla sarabanda di piroette, scazzottate, sfide all'arma bianca e sparatorie, su aerei, treni, dentro stanze o sopra ponti ( la più spettacolare è quella in cui viene in pratica devastata parte del centro di Praga), fino al cruento duello con Evans, sia a suon di pugni che con altri più efferati espedienti. Il film, fracassone ma con una sua linearità narrativa che non perde colpi, non dice nulla di molto nuovo nell'ambito dell'action di questi anni, però riesce a tenere lo spettatore abbastanza vivace nonostante si possa immaginare abbastanza preventivamente ogni passaggio cruciale. Potrebbe venire fuori anche un numero due delle avventure spaccatutto dell' "Uomo Grigio", dato che a livello mondiale sono stati abbondanti eccome gli spettatori che hanno visto il film, ed era quel che produttori e regista cercavano.


venerdì 3 marzo 2023


 
IO CHE AMO SOLO TE ( I, 2015) 

Di MARCO PONTI 
Con RICCARDO SCAMARCIO, LAURA CHIATTI, Maria Pia Calzone, Michele Placido. 
COMMEDIA/SENTIMENTALE 
Sull'onda di quella che è una delle più belle canzoni italiane mai scritte e divenute celebri ( ma la versione ahimè interpretata da Alessandra Amoroso, che la canta durante il film, alla festa di matrimonio, non rende giustizia al capolavoro di Endrigo), una commedia che vede una coppia che sta per convolare a nozze presa da troppi dubbi e che si fa sobillare da troppe tentazioni. Tra l'altro, il padre di lui e la madre di lei hanno vissuto un grande amore inespresso, e, difatti, forse la cosa migliore di questo lungometraggio è il racconto del sentimento mai concretizzato dei due personaggi interpretati da Michele Placido e Maria Pia Calzone, anche se, diciamolo, la scena del ballo durante lo sposalizio non sta né in cielo, né in terra, a livello di logica narrativa. Tuttavia enfasi a tutto spiano per le bellezze della Puglia, che negli ultimi vent'anni si è rilanciata con abilità e sapienza anche grazie a tanti film e fiction ivi ambientati ) abbiamo tanti bei posti in Italia, e valorizziamoli, allora), momenti che vorrebbero essere progressisti ( il fratello che confessa ciò che ha sempre tenuto segreto ai familiari sul palco e con microfono durante la festa), e una celebrazione abbastanza posticcia di una coppia che si ritrova innamorata, ma in realtà, per tutto il film sembra dimostrare il contrario esatto. Nel cast si può apprezzare Maria Pia Calzone, che dà un po' di spessore al suo personaggio, un po' di mestiere ce lo mette Placido, il resto degli attori non sembra imprimere granché ai propri caratteri. E Marco Ponti, un tempo almeno, sembrava possedere un po' più di originalità. E invece....

giovedì 2 marzo 2023



 BLACK ADAM (Black Adam, USA 2022) 
di Jaume Collet-Serra
Con DWAYNE JOHNSON, Sarah Sashi, Aldis Hodge, Pierce Brosnan.
FANTASTICO/AZIONE
 Sul progetto "Black Adam" la superstar Dwayne Johnson ha investito non poco, sia a livello di immagine che su quello economico-finanziario e , figurando tra i produttori dell'operazione: la quale partiva non in maniera facilissima, essendo un personaggio meno conosciuto di altri di casa DC Comics, rispetto ai vari Batman, Aquaman, Superman & compagnia varia. Inoltre, "Black Adam" è un antieroe che poi si riscatta: potentissimo, ha poteri  che, addirittura, possono mettere in difficoltà l' ultimo figlio di Krypton, viene dall'antico Egitto e ha un cuore dark , che lo vede destinato a tramutarsi in un eroe anomalo. In questa avventura cinematografica ad alto budget, gli sono rivali, però successivamente si alleano con lui il volante Hawkman e il visionario Dr. Fate. Affidato allo spagnolo Jaume Collet-Serra, il kolossal ha scene spettacolari, macina edifici distrutti, voli e tonfi, deflagrazioni e apparizioni fantastiche, con scioltezza, anche se ( ma è spesso un vizio delle produzioni legate all'universo DC Comics) meno ralenti avrebbe giovato alla fluidità delle scene action, e l'umorismo, o almeno quel poco che trapela, instillato soprattutto dal personaggio del Dr. Fate di Pierce Brosnan, è giocato meglio in casa Marvel. Quasi quattrocento milioni di dollari entrati in cassa, eppure i produttori lo hanno bollato come un sostanziale "non successo", al punto che lo stesso Johnson, molto fiducioso prima dell'uscita sulla prosecuzione delle avventure dell'antieroe, ha sostanzialmente dichiarato che la sua presenza nel DCU si fermerebbe qui. Ma si è visto molto di peggio, anche in campo supereroistico.