MI PERMETTE, BABBO! ( I, 1956)
DI MARIO BONNARD
Con ALDO FABRIZI, Alberto Sordi, Marisa De Leza, Turi Pandolfini.
COMMEDIA
Il macellaio Alessandro Biagi( Aldo Fabrizi) è un bottegaio la cui famiglia gestisce a Roma diversi negozi che smerciano carni, dando da vivere a figli e altri parenti: l'uomo vorrebbe stare tranquillo e godersi un po' di pace, ma il genero Rodolfo ( Alberto Sordi) ha la convinzione di diventare un grande tenore, e giustifica così la propria natura di sfaccendato, mandando in agitazione il Biagi. Scaramucce e battute si intrecciano in un quadro familiare piccolo borghese, ritratto con simpatia da Mario Bonnard: non una delle commedie più memorabili del periodo, ma il gioco degli attori è riuscito ( in evidenza il caratterista siculo Turi Pandolfini, solitamente nel ruolo del vecchio polemico, "piccolo ma tutto muscolo"), l'atmosfera gradevole, e la storia si risolve in un crescendo ben gestito. Sordi, già nome di spicco del cinema brillante, compie un ritratto di parassita meno negativo di altri suoi personaggi ( tra i momenti più riusciti, i duetti con il maestro di canto in apparenza di gran nome ma in condizioni miserande), mentre Fabrizi mette molta misura in un ruolo da incassatore. E tuttavia, questo genere di commedia, imparentata con il neorealismo, da poterne essere un controcanto leggero, risulta ancora più piacevole rivista a distanza di decenni.
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