giovedì 19 maggio 2022


 
DOCTOR STRANGE NEL MULTIVERSO DELLA FOLLIA (Doctor Strange in the Multiverse of madness, USA 2022)

DI SAM RAIMI 

Con DOMINIC CUMBERBATCH, Xochitl Gomez, Elizabeth Olsen, Rachel McAdams.

FANTASTICO/AZIONE

Neanche il tempo di fare finire l'oramai noto jingle di introduzione Marvel, e siamo già catapultati in piena azione: un dottor Strange con codino aiuta una giovane di etnia sudamericana a fuggire, in una dimensione altra, da un demone orripilante, per poi scoprire che si tratta di un sogno. Ovviamente premonitore, perché l'eroe dai poteri mistici, presente con amarezza al matrimonio della storica sua ed, deve intervenire a salvare proprio la ragazza del sogno da una piovra  monocolo: si scopre che dietro a questo, c'è la furia distruttrice di Wanda Maximoff, divenuta ormai Scarlett Witch, la quale, come sanno bene gli abbonati di Disney+, è impazzita al punto di credersi in una realtà alternativa, per il furore provato dopo la morte del compagno Visione. Sam Raimi torna ad occuparsi del mondo marvelliano dopo aver realizzato la trilogia su Spider-Man, con una maggior libertà d'azione, subentrando a Scott Derrickson, rimasto come produttore, e il cambio è evidente: il côte horror, infatti, risalta, addirittura lasciando a un morto vivente ( vedrete!) il compito di gestire lo scontro finale. Se da un punto di vista grafico il film è di alto livello ( il conflitto a suon di note è una scena memorabile davvero), la tesi cui il film approda, il credere in sé stessi che libera dalle paure e fa assumere maggiori responsabilità, è un po' risaputa. Rispetto ai primi titoli, gli ultimi lungometraggi della versione cinematografica della Casa delle Idee solitamente sono più complessi narrativamente, qui, forse si pecca in eccesso di minutaggio, ma questo ramo del dottor Stephen Strange, chirurgo di chiara fama divenuto Stregone supremo, è l'espressione più onirica e palesemente anarchica del "casato". L'avventura si conclude con l'apertura di un nuovo scenario di pericoli e peripezie, come è ovvio che sia. Il divertimento c'è, lo stupore permane, sempre che ci sia una firma di spicco come in questo caso.


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