BELFAST ( Belfast, GB 2021)
DI KENNETH BRANAGH
Con JUDE HILL, Caitriona Balfe, Jamie Forman, Judi Dench.
DRAMMATICO/COMMEDIA
"Belfast" è ambientato nel 1969, nella città dell'Ulster, e, dal punto di vista del piccolo protagonista, rievoca la lacerazione della vita quotidiana di un quartiere dove tutti conoscono tutti, ma gli scontri violenti sono all'ordine del giorno, per via dell'annosa lotta tra protestanti e cattolici ( in cui l'Inghilterra ebbe, storicamente, responsabilità non da poco), e tra le piccole meraviglie insite nel crescere, c'è spazio per lo scoprire anche i dolori di famiglia, la violenza del mondo e gli opportunismi della gente, ma anche la forte umanità che costituisce la fibra più intima dei legami. Kenneth Branagh alterna da qualche anno le produzioni realizzate per assecondare le majors a progetti più personali, come questo: in cui si sente che c'è una traccia autobiografica forte, che forse non racconta veramente la sua vita di bambino, ma si percepisce che siano cose vissute perlomeno di riflesso. Una lezione di regia ( le cose a coloro sono quelle che fanno fuggire dalla realtà), la poesia degli slanci d'amore che tengono insieme i rapporti ( due le sequenze di ballo da antologia, quella tenerissima tra i nonni Judi Dench e Ciàran Hinds, e quella lanciatissima al suono di "Everlasting love" tra i genitori del protagonista), l'ottusa voglia di prevaricazione che fa autogiustificare ogni fanatico, un racconto che tiene insieme dramma e commedia cercando di spiegare, oggi, un conflitto complesso senza voler essere semplicistico. Uno dei migliori titoli della carriera di un regista che ha alle spalle una carriera ultratrentennale, sostenuto da una fotografia splendida ( a cura del greco Haris Zambarloukos), una colonna sonora prevalentemente contrassegnata dalle belle canzoni di Van Morrison, ed attori in parte, diretti benissimo, che lasciano di sé bel ricordo, come la bellissima Caitriona Balfe, e Jamie Forman, che, riguadagna prestigio rispetto al ruolo che lo ha lanciato nella trilogia "Cinquanta sfumature".
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