DI HOWARD HAWKS
Con JOHN WAYNE, MONTGOMERY CLIFT, Joanne Dru, Walter Brennan.
Ascritto prestissimo nei classici del western, "Fiume rosso" inquadra da subito i temi che vuole esplorare: l'amicizia virile che non conosce stagioni, il carisma e i lati oscuri di un leader, l'avventura che diventa epica nel tentare un'impresa che vale una vita, gli spazi senza confini da attraversare e vivere. Howard Hawks girò questo film affidando a John Wayne e Walter Brennan, che rendevano sullo schermo con rara sintonia e capacità di rendere reali i loro battibecchi e cenni d'intesa, due ruoli che torneranno nel suo cinema, l'Eroe (pur con contorni negativi, qua, piuttosto sottolineati) e il suo Aiutante indispensabile: al contempo, fece debuttare un attore giovane che si rivelerà magnifico, Montgomery Clift, il quale, appunto, proprio qui apparve per la prima volta sul grande schermo, anche se "Odissea tragica", girato subito dopo, uscì prima nei cinema. Storia di un rapporto paterno e filiale non biologico, ma naturale, dato che i due personaggi principali si incontrano nel lungo prologo che occupa la prima ventina abbondante di minuti della storia, e si fiancheggiano e si osteggiano fino alla fine, giungendo infine ad uno scontro inevitabile proprio a due passi dal finale, il film mantiene intatta, a oltre settant'anni dalla sua realizzazione, la carica epica che accompagna il viaggio dei mandriani e della folta mandria da portare agli acquirenti; in mezzo, assalti indiani, scontri al piombo, gesti d'amicizia e sentimenti d'amore che nascono. Straordinario il passo di Hawks nel dipingere il crescendo che porta i personaggi di Wayne e Clift a prendersi duramente a pugni ( con tanto di inaudito, per l'epoca, sangue che compare sui volti dei due) e appena dopo placarsi e scambiarsi uno sguardo di affettuosa complicità. Quando il cinema si fa naturalmente Mito.
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