FACCIO UN SALTO ALL'AVANA (I, 2011)
DI DARIO BALDI
Con ENRICO BRIGNANO, Aurora Cossio, Francesco Pannofino, Paola Minaccioni.
COMMEDIA
Fedele Diotallevi ha sposato una donna erede di una famiglia facoltosa, da cui non viene stimato: suo fratello Vittorio ha sposato la di lei sorella, ed è creduto morto da sei anni, quando, per casualità, spunta un video in cui si scopre che l'uomo è vivo ed è a Cuba. Prontamente il fratello parte alla volta dell'isola centroamericana per recuperarlo, scoprendo che l'altro campa di intrallazzi, si è rifatto una vita nonostante sia padre di due gemelle, e non ci pensi neanche a tornare in Italia. Stupito e affascinato dalla vita a L'Avana, il protagonista comincia ad andare in confusione... Lo spunto, va da sé, viene da "Riusciranno i nostri eroi..." di Scola, ma tra questo ed il film che vedeva Sordi e Blier andare alla ricerca di Manfredi in terra d'Africa ci corre cometrangugiare qualcosa in scatoletta e mangiare una pietanza realizzata da uno chef di categoria. Molta di questa commedia del Duemila vorrebbe ammiccare a modelli classici, lanciare nuovi volti per il cinema brillante, magari già conosciuti via televisione, come spesso è accaduto nella storia del nosto cinema, ma Brignano è tra quelli che da diversi anni prova a decollare, ma regolarmente non spicca il volo: è sempre uguale a sé stesso, fa quasi sempre il tipo del fregnone coinvolto in qualcosa che gli turba l'esistenza e gliela risolve, e raramente strappa almeno sorrisi convinti, non parliamo di risate vere e proprie. Diretto anonimamente da Dario Baldi, il filmetto approda alla conclusione più ovvia, senza lo straccio di una minima sorpresa, e ,soprattutto, senza far sì che non si arrivi ai titoli di coda a suon di sbadigli.
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