LO SCEICCO BIANCO
( I, 1952)
di FEDERICO FELLINI
Con BRUNELLA BOVO, LEOPOLDO TRIESTE, ALBERTO SORDI, Ugo Attanasio.
COMMEDIA
Primo film da "solista" per un regista che segnerà profondamente la cinematografia in generale, "Lo sceicco bianco" è una satira aguzza sul cinema, ma anche delle influenze del cattolicesimo ( curioso, da parte di uno che negli anni Settanta votò DC per "contribuire ad impedire il sorpasso dei comunisti") e dell'Italia post-bellica che sperava nelle benedizioni clericali e si perdeva a cullare sogni da rivista. La coppia di sposini Brunella Bovo e Leopoldo Trieste, con lei che, sedotta da un personaggio dei rotocalchi e splendido in celluloide, "lo Sceicco Bianco", appunto, si dà ad una scriteriata fuga per raggiungere questi su un set, e lui che si danna tra mille impacci per celare che la mogliettina è scappata agli zii che vivono a Roma, le sue nevrosi e chi non crede alla strampalata storia che racconta. E poi c'è Lui, lo Sceicco, con Alberto Sordi che fa un'entrata magnifica, dondolandosi su un'altalena ad un'altezza spropositata, e che rivela tutta la sua pochezza e piccineria facendo bizze e svelando la sua immensa fanfaroneria, ometto succube di una gigantessa felliniana, anticipatrice di altre donne corpose del cinema del riminese. Commedia anomala,sicuramente più avanti del suo tempo, che fino alla fine non perde occasione per mordicchiare le sue figurette patetiche eppure sognatrici, si fa godere quasi di più a visione terminata, per quel che lascia. Interpreti tutti intonati, compresa una Giulietta Masina che appare brevemente.
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