BLACK SNOW ( Nieve negra, ARG/ES 2017)
DI MARTIN HODARA
Con LEONARDO SBARAGLIA, RICARDO DARìN, Laia Costa, Federico Luppi.
DRAMMATICO
I rapporti familiari sono materia meno semplice di quanto si possa pensare: in ogni nucleo ci sono piccoli segreti, colpe, condivisioni, momenti meno felici e altri più "normali" che solo il tempo fa apprezzare come "belli". Ne sanno qualcosa i due fratelli Marcos e Salvador: dopo anni di rapporti inesistenti, il primo raggiunge la casa isolata di famiglia, nella Patagonia più rustica, per convincere il fratello a vendere abitazione e territorio ad un gruppo canadese che ha fatto un'offerta considerevole. Ma il parente, di carattere solitario e ostico, sembra possedere quell'irremovibile decisione plumbea che le persone tenacemente ottuse hanno pronta per ogni evenienza. In realtà ci sono spiegazioni sul perchè tra i due fratelli i rapporti siano tesi, e perchè il più anziano dei due ha scelto di vivere in solitudine, ma verranno fuori solo con lo scorrere della trama. Coproduzione argentino-spagnola, diretta da Martin Hodara, aiuto regista in titoli importanti venuti dal paese sudamericano, come "Nove regine", che qui è alla seconda direzione personale, "Nieve negra" (perchè il titolo in inglese?) è un dramma a tinte fosche, benissimo fotografato su un livido biancore della neve, che rasenta il thriller, e che fino a oltre metà gioca bene i passaggi tra flashback e presente. Peccato che verso la fine il film perda un pò di mordente, non sappia cogliere il proprio culmine emotivo, e si stemperi in un finale ambiguo che appare come posticcio. Nel confronto serrato tra i due fratelli Leonardo Sbaraglia e Ricardo Darìn l'intensità del secondo la spunta, però si sta parlando di uno degli interpreti di maggior qualità degli ultimi anni, che, anche quando è alle prese con un copione non del tutto ben congegnato, come in questo caso, sa apportare un valore in più ad un titolo.
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