INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO ( Indiana Jones and the deal of Destiny, USA 2023)
DI JAMES MANGOLD
Con HARRISON FORD, Phoebe Waller- Bridge, Mads Mikkelsen, Antonio Banderas.
AVVENTURA/ FANTASTICO
Per anni, alle domande circa il quinto episodio delle avventure di Indiana Jones, Harrison Ford ha risposto ironicamente, augurandosi che si decidessero quanto prima, perché altrimenti sarebbe stato impossibile per la star vestire di nuovo cappello e frusta del celebre archeologo e avventuriero, tra i re del box-office dal 1981. Ed infatti, nel lungo prologo che apre questo nuovo capitolo, ambientato nel 1944, in pieno secondo conflitto mondiale, Indiana Jones è rappresentato con il metodo Deep fake(già utilizzato per riportare sullo schermo Peter Cushing in "Star Wars: Rogue One", per fare in esempio), dando un po' l'effetto di un videogame in stile PlayStation, ma a livello di action, è una sequenza ottimamente realizzata. Successivamente, la storia ci porta nell'Estate del 1969, nei giorni dell'allunaggio di Armstrong, e l'appena pensionato professor Henry Walton Jones jr., questo il vero nome del protagonista, si ritrova coinvolto in una cospirazione da parte di scienziati provenienti dalla Germania nazista e assoldati dagli USA per la ricerca nel campo della conquista dello spazio. Per aiutare la figlia di un amico Indiana Jones vivrà una nuova scorribanda tra Stati Uniti, Grecia e Sicilia: al centro del plot c'è un marchingegno creato da Archimede, che potrebbe cambiare molto nella Storia. Passata di mano da Steven Spielberg a James Mangold, dopo quattro puntate, la saga forse ha perso in autorialità ( sebbene il quarto film mostrasse una regia più svogliata del solito), ma il regista di "Copland", è un regista capace, probabilmente mai qualificato come autore per il troppo eclettismo nello scegliere argomenti e trame per le sue pellicole, come fu per Norman Jewison, Robert Aldrich ed altri directors che hanno realizzato tanto cinema di livello mai troppo ricordato. Se la prima parte impiega un po' troppo tempo ad entrare nel vivo della narrazione, nella seconda metà il film recupera, soprattutto in un finale in cui l'emozione palpita, e si va oltre il blockbuster con il suo preconfezionamento pratico. C'è una bellissima sequenza subacquea girata con tecnica e colori come se fosse veramente un film girato a fine anni Sessanta, e l'umanizzazione ulteriore dell'eroe, invecchiato e passato attraverso le ferite più dolorose, che cambiano una vita. Harrison Ford si rimette in gioco infondendo ironia e convinzione in questa ultima avventura del suo personaggio, Phoebe Waller-Bridge è convincente nelle sequenze di dialogo, ma legnosa in quelle d'azione, Mads Mikkelsen entra diritto tra i grandi nemici dell'eroe creato da Spielberg e Lucas: sembra che al botteghino il film sia partito tiepidamente, ma c'è da scommettere che diverrà tra i capitoli più ricordati in positivo della serie.
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