IL RITORNO DEL MONNEZZA ( I, 2005)
DI CARLO VANZINA
Con TOMAS MILIAN, Elisabetta Rocchetti, Enzo Salvi, Kaspar Capparoni.
COMMEDIA/AZIONE
Ogni tanto, nel cinema, torna fuori la voglia di riprovare a riprodurre un filone di quelli andati forte un tempo, ma è quasi una certezza che il tentativo di riadeguamento di personaggi amati dal pubblico trenta o quaranta anni prima, riscuotano altrettanto favore nelle loro nuove versioni, vedi il recentissimo flop dell'' "Altrimenti ci arrabbiamo" 2022. Poco dopo il 2000, probabilmente stimolati dalle ricerche su Internet e YouTube dei fans incalliti di clip e battute delle prodezze del maresciallo Nico Giraldo, detto "Er Monnezza", i fratelli Vanzina girarono questo reboot con Claudio Amendola nel ruolo del figlio dello sbirro sempre in borghese modello tamarro, che semina sberle e calcioni e rivolge coloriti inviti a tutti quelle "gli rompono li cojoni": Monnezza jr. si mette sempre dalla parte dei più deboli, con la sua filosofia di strada cerca di fare rispettare la legge e mostra di avere l'intuito giusto, ma il film, che già si modellava su un punto di riferimento non esattamente eccelso, da un punto di vista cinematografico, è un'operazione fallimentare in tutti i sensi. Non si ride mai, le scene action sono mal congegnate, Amendola, che altrove è un attore anche bravo, qua non fa che ammiccare e fare il piacione di periferia, e seppure nell'originale, la qualità delle pellicole era tutt'altro che buona, perlomeno si respirava, anche riguardandoli a distanza di anni, qualche idea dell'epoca in cui erano girati. Qui si stenta, si sbadiglia e si dura assai fatica a concludere la pur esigua ora e mezza scarsa di proiezione della pellicola.
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