JURASSIC WORLD-- IL DOMINIO ( Jurassic World: Dominium, USA 2022)
DI COLIN TREVORROW
Con CHRIS PRATT, BRYCE DALLAS HOWARD, SAM NEILL, LAURA DERN.
FANTASCIENZA/AVVENTURA
Si chiude anche la seconda trilogia del mondo "Jurassic", che va a formare quindi un'esalogia, lungo quasi trent'anni: dal 1993, anno in cui Steven Spielberg trasse dalle pagine del bestseller di Michael Crichton un film che rivoluzionò, a livello di effetti speciali, il cinema di fantascienza, riportandolo a incassi spaventosi ( infatti, fino all'avvento di "Titanic", quattro anni dopo, il primo episodio dei dinosauri ricreati infranse i record di incasso, e divenne dal '93 al '98 il campione assoluto al box-office). L'idea, questa volta, è di riunire gli eroi della prima e della seconda trilogia per concludere e attrarre i fans più accesi di "Park" e "World": avevamo lasciato, alla fine del "Il regno perduto", le creature preistoriche rigenerate in laboratorio libere di andare per il mondo, in seguito alla scelta etica di non sopprimerle, per quanto "non nella loro era", oramai organismi che avevano diritto alla vita. È passato qualche anno, e l'ex addestratore di Velociraptor Owen si è ritirato con la compagna Sophie in un posto di montagna a formare una famiglia anomala con la ragazzina clone della figlia del socio di Hammond, magnate che avviò il progetto "Jurassic Park". Nel bosco vicino casa vive anche Blu, la velociraptor che Owen ha portato con sé, e che ha generato a sua volta una piccola Raptor: quando una banda di scellerati, al soldo di potenti che tramano nella genetica, rapiscono sia la cucciola di dinosauro che la ragazzina, scatta la caccia, che porterà in gioco anche il trio protagonista del primo film, il dottor Alan Grant ( Sam Neill), la ricercatrice Alice ( Laura Dern) e il matematico Ian Malcolm ( Jeff Goldblum). Il film, per una buona metà, si differenzia dallo schema consueto di questa serie, giocando maggiormente sull'azione tout court, seguendo parallelamente le storie dei personaggi principali che vanno, ovviamente, a congiungersi per il gran finale; curiosa la storia del regista Colin Trevorrow, che ha diretto nel 2015 il film che ha inaugurato questa seconda trilogia, con grosso esito commerciale, per poi infilare un fiasco sonoro come "Il libro di Henry" , e di seguito vedersi affidare il capitolo conclusivo della saga di "Star Wars" e sfilare di mano, per tornare invece a chiudere "Jurassic world". Questo per dire che la regia è, insieme, il pregio in più e il limite di questo lungometraggio: se Trevorrow si lascia andare a citazioni cinefile e strizzate d'occhio per i fans della serie e del cinema fantastico in generale, ampliando e diversificando il divertimento, è altrettanto vero che il film rimane spesso in superficie, abbozzando, presentando in scena personaggi che lasciano andare una battuta o evitano un pericolo, per staccare e passare a un'altra analoga situazione, facendo sì che questo episodio mantenga una dimensione da meccanismo spettacolare, ma anche rutilante alla lunga distanza. Nuove creature compaiono, tra cui una sorta di aggressivo pinguino rosseggiante, e un gigantosauro, ma il risalto è sempre per i velociraptor e per l'immarcescibile T-Rex.
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