WIDOWS- Eredità criminale (Widows, USA 2019)
DI STEVE MCQUEEN
Con VIOLA DAVIS, Michelle Rodriguez, Elizabeth, Liam Neeson.
THRILLER
La quarta regia di Steve McQueen, ovverosia il film venuto dopo l'Oscar vinto per "12 anni schiavo" è una rilettura cinematografica di una miniserie britannica, riadattata per gli Stati Uniti: nella quale un gruppo di donne, vedove di una banda di rapinatori rimasti uccisi durante un colpo, è costretta a compiere la fruttuosa rapina dietro ricatti e pressioni da parte di chi ha mani in politica ma gioca anche con il crimine. E i colpi di scena non mancheranno. Il film si sviluppa mostrando i diversi caratteri di donne che devono fare di necessità virtù nell'allearsi per sopravvivere e per mettere a segno un'impennata operazione criminale: magari, è vero che in alcuni tratti dell'elaborazione della rapina la sceneggiatura si fa ellittica, rimanendo vaga, ma la costruzione dei rapporti tra i personaggi compensa, intrigando lo spettatore, forte anche di un cast fatto di nomi importanti, anche quando relegati in seconda fila. Tipo Robert Duvall nelle vesti del vecchio politico che espone la filosofia della destra ultraconservatrice (curioso, visto che l'anziano e bravissimo Bob è uno dei repubblicani di ferro di Hollywood), o Colin Farrell in quelle del figlio che disprezza il genitore ma non risulta migliore, in fin dei conti. McQueen non ha indulgenza neppure con gli oppositori dei detentori del potere, accusandoli di corruzione e legami con la criminalità; e l'intera pellicola, oltre a dimostrarsi un thriller di buona scuola, definisce un quadro sia di società basata sul malaffare, che di ricorso a una solidarietà non convenzionale, che non lascia indifferenti. Nonostante la generale freddezza della critica, e la tiepida accoglienza del pubblico, un buon film di genere, ma con spunti che fanno discutere e pensare.
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