MA COSA CI DICE IL CERVELLO ( I, 2019)
DI RICCARDO MILANI
Con PAOLA CORTELLESI, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Claudia Pandolfi.
COMMEDIA
A ruota dopo "Come un gatto in tangenziale", il film italiano che nella stagione '17/18 è risultato il titolo nazionale di maggior incasso, Riccardo Milani & Paola Cortellesi fanno uscire il quarto titolo realizzato insieme, a ridosso delle vacanze pasquali: l'attrice romana impersona qui Giovanna, che ufficialmente è un'impiegata ministeriale, ma in realtà fa parte dei servizi segreti, e sventa attacchi terroristici per campare. Nel frattempo, tra l'impegno come mamma single, e il lavoro che la porta in vari paesi a velocità lampo, viene coinvolta in una cena revival con quelli che una volta erano gli inseparabili compagni del liceo: scoperto che dietro la vita di ognuno c'è una situazione di disagio che assilla gli amici di un tempo, la protagonista si spende per "vendicarli". Se il riadattamento del canovaccio di "True lies" con Schwarzenegger superspia che fingeva di essere un grigio impiegato ( a sua volta già un remake di una pellicola francese, "La Totale") è messo come cornice, il tema di questa pellicola, in realtà, è la lotta ai malcostumi italici, che sembrano aver preso il sopravvento nel nostro quotidiano: gente che parcheggia in terza fila, persone aggressive, ragazzi violenti, eccetera. L'assunto della sceneggiatura è, a giusto titolo, che se ognuno, nel suo piccolo, intervenisse, senza farsi scoraggiare o sopraffare dalla comune maleducazione o inciviltà, la società potrebbe già migliorare; però, considerando che lo spunto è quello di una superdonna che deve confondersi nell'anonimato per compiere le proprie missioni al meglio, pare forse troppa la carne al fuoco per le esili spalle di questa commediola anche simpatica, e animata da buonissime intenzioni, ma un pò pressapochistica nella confezione, con inverosimiglianze a go-go, che se il registro fosse stato più paradossale, avrebbero avuto miglior collocazione. Molti i nomi che animano la nuova commedia italiana in cartellone, da Stefano Fresi, che dà le sfumature migliori al proprio personaggio, a Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Ricky Memphis, Lucia Mascino e Claudia Pandolfi, con Paola Cortellesi che si spende parecchio, ma le battute che le hanno scritto, forse, non sono all'altezza della verve dell'interprete. Alla fine, meglio di "Mamma o papà?", ma meno divertente del titolo precedente di Milani.
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