MISSION IMPOSSIBLE:ROGUE NATION
(Mission Impossible- Rogue Nation, USA 2015)
DI CHRISTOPHER MCQUARRIE
Con TOM CRUISE, Rebecca Ferguson, Simon Pegg, Jeremy Renner.
AZIONE
A quasi vent'anni dalla prima avventura cinematografica di Ethan Hunt, torna sugli schermi in pompa magna l'eroe specializzato in operazioni oltre le possibilità di successo impersonato da Tom Cruise: dopo aver sgominato vari nemici, il personaggio-guida della IMF, il distaccamento del controspionaggio che, appunto, si distingue per compiere missioni assai ardue, che un normale drappello di agenti segreti non risolverebbe. Nel capitolo quinto, il protagonista entra in scena aggrappandosi ad un jet in fase di decollo, rimanendo attaccato con le sole mani all'esterno del velivolo, ma ciò che segue non è meno rischioso: inseguimenti con auto e motociclette a velocità impressionanti in strade strette, un'apnea interminabile per attivare un profilo nascosto e lasciar passare un collega, lotte all'ultimo sangue, disarmato contro farabutti con lame e armi da fuoco d'ogni tipo e potenza. La regia è passata, di episodio in episodio, in mani diverse: partendo dalla più autoriale, quella di Brian De Palma, via via si sono susseguiti registi dal riconosciuto talento per lo spettacolo quali John Woo, J.J.Abrams, Brad Bird, e oggi c'è Christopher McQuarrie dietro la macchina da presa. Ma se gli altri nomi erano, in effetti, più conosciuti, questo non è l'ultimo arrivato: è infatti colui che firmò il sorprendente script de "I soliti sospetti", un esordio misconosciuto, ma da riscoprire, quale "Le vie della violenza", e con Cruise aveva già lavorato nel discreto "Jack Reacher-La prova decisiva". Contraddistinto da una delle fotografie più belle viste al cinema negli ultimi anni ( il direttore della fotografia si chiama Robert Elswit, da tenere d'occhio), "Mission:Impossible" numero 5 è un buon prodotto da box-office, confezionato con i crismi dell'intrattenimento di alto livello, senza cedere all'isterismo di troppa concitazione che viene risolta da troppe esplosioni, ma, anzi, c'è attenzione anche al racconto, al di là delle varie acrobazie in scena, che, insieme ad un evidente senso dell'umorismo, fanno da contrappeso alle clamorose imprese di Cruise & co.. Per quanto riguarda il cast, c'è da registrare che anche la svedese Rebecca Ferguson rientra tra le bellezze raffinate che solitamente fanno parte del cast femminile della serie, e che Tom Cruise, che ha già firmato per la sesta avventura di Hunt, è un professionista come ce ne sono pochi a Hollywood, rimanga simpatico o meno.
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