BULLET TRAIN ( Bullet train, USA 2022)
DI DAVID LEITCH
Con BRAD PITT, Aaron Taylor-Johnson, BrianTyree Henry, Joey King.
AZIONE
Il romanzo "I sette killer dello Shinkansen" di Osaka Kotaro, è un romanzo edito nel 2010, ma che da noi ha avuto nuova linfa all'annuncio che ne sarebbe stato tratto un film ad alto budget, che coinvolgeva una star del valore economico di Brad Pitt: vi si narra una caccia al tesoro, la cui posta è una valigetta, che mette uno contro l'altro appunto sette assassini professionisti, dei quali uno è un impensabile preadolescente, particolarmente perverso e malvagio. Il regista di "Atomica bionda" David Leitch, oggi considerato uno dei registi dei film d'azione più strutturati e spettacolari, ne ha tratto questo film in cui ai dialoghi copiosi presenti nel romanzo, con echi molto evidenti del cinema di Tarantino, ha aggiunto molta più azione e ironia: seguiamo le disavventure del personaggio di Pitt, soprannominato "Coccinella", per agguantare la valigetta, ma vari contrattempi gli impediscono sempre di scendere dal treno - bolide che viaggia a 400 kilometri orari e si ritrova a dover sopravvivere a vari tentativi di farlo fuori da parte degli altri pretendenti alla valigetta. Ci sono anche due strani fratelli-sicari, uno bianco e l'altro nero, che dovrebbero scortare il figlio di un mafioso russo, la giovanissima e maligna criminale che appunto nella versione cinematografica è diventata femmina, e altri pericoli ancora. Il film ha l'idea vincente di esser giocato su un umorismo che non molla mai la presa, gli attori, a cominciare dalla star protagonista, stanno al gioco e seguono il piglio fumettistico e paradossale della regia: cosa poi ci facciano tutti questi occidentali o caucasici su un treno che attraversa il territorio nipponico, non è dato saperlo, così come il cattivo dei cattivi sia, ovviamente, un folle capoclan russo invece che del posto, ma è un po' la cifra talvolta grossolana del cinema americano mainstream. Per il resto, il film ha ritmo e riesce a tenere lo spettatore sul chi vive buttandola spesso in burla con sarcasmo, fino al cataclismatico finale in cui si sfiora il genere catastrofico.
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