BEATA IGNORANZA ( I, 2017)
DI MASSIMILIANO BRUNO
Con MARCO GIALLINI, ALESSANDRO GASSMAN, Valeria Bilello, Carolina Crescentini.
COMMEDIA
Due opposti modi di porsi circa il web e i social network, tra due ex-amici, completamente diversi per modo di vedere il mondo e comportarsi, entrambi insegnanti, che si ritrovano nella stessa scuola dopo anni di non comunicazione, per una faccenda sentimentale che li ha divisi. Da questo spunto prende il via questo nuovo lavoro di Massimiliano Bruno, che pone l'un contro l'altro armati di cellulare, o meno, Marco Giallini e Alessandro Gassman: Bruno, rispetto ad altri suoi colleghi della generazione dei Genovese, Miniero & C., per sua stessa ammissione, guarda maggiormente al risvolto sociale, perchè, giustamente, ritiene che la commedia debba raccontare il proprio presente e tramandarlo. Quello che non va, però, è lo sguardo, assai superficiale, su quello che intenderebbe narrare, sia esplicitamente, che tra le righe: fin dall'esordio con "Nessuno mi può giudicare", oggettivamente una commedia con diversi spunti divertenti, ma con punto di vista morale assai opinabile, Bruno ha evidenziato, nel suo cinema, una faciloneria un pò goffa nel valutare, irridere e mettere in scena certi temi dell'Italia di tutti i giorni. Qua, pur con due interpreti bravi, che si conoscono e altrove hanno funzionato molto bene in coppia, vedi "Se Dio vuole", il film inciampa spesso, diverte poco o per niente, e non centra mai l'obiettivo della critica o della nota sarcastica ma mirata. Per cui, in un quadro in cui tutti recitano sopra le righe, forse per mascherare la poca verve della sceneggiatura, si arriva in fondo perplessi, quando non annoiati.
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