THE BOY ( The boy, USA 2016)
DI WILLIAM BRENT BELL
Con LAUREN COHAN, Rupert Evans, Diana Hardcastle, Ben Robson.
HORROR
Per affrancarsi da un recente passato molto travagliato, la giovane americana Greta si candida come babysitter del pargolo di due anziani e assai benestanti coniugi che vivono in un villone in Inghilterra: i due distinti e un pò strambi signori elencano le varie regole da tenere nella gestione del loro erede, ma quando alla ragazza viene presentato Brahms, si scopre che è un pupazzo dalle fattezze molto ben curate, ma sempre oggetto inanimato. I padroni di casa devono assentarsi per un viaggio, e lasciano la protagonista sola nel maniero, con la bambola di coccio, e ovviamente, visto che siamo nel campo dell'horror, cose sempre più inquietanti si manifestano.... Come spesso accade in questo genere di pellicole, finchè si gioca sull'atmosfera via via più tesa e su piccoli dettagli inquadrati che servono a tenere lo spettatore in progressiva ansia, "The Boy" funziona abbastanza bene, è ben impaginato, il rapporto tra silenzi apparentemente quieti e dialoghi in cui spunta sempre fuori qualcosa di sconcertante è ben impostato, e Lauren Cohan è credibile nella sua straniante dimensione ad accudire un bambino che non c'è. Quando, a due terzi di narrazione, si comincia a fare i conti con le spiegazioni e a dover stringere il cerchio, molto del costruito sfuma, e si fa meno interessante, compresa l'apparizione di un ospite molto indesiderato, e un finale diluito oltremodo, che si risolve in scene molto viste in titoli precedenti. Il regista William Brent Bell, forse, su sceneggiatura meglio costruita, potrebbe avere i numeri per allestire buoni thriller o horror, però deve imparare a scegliere vie meno prevedibili per i brividi...
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